Super User

Super User

Il Centro Interuniversitario di Ricerca "Seminario di Storia della Scienza" ha il piacere di invitarvi alla presentazione del volume

 La pitonessa, il pirata e l'acuto osservatore.

Spiritismo e scienza nell'Italia della belle époque

 

di Francesco Paolo de Ceglia e Lorenzo Leporiere 

Editrice Bibliografica, Milano 2018

 

Gli autori dialogheranno con Annastella Carrino. 

Minervino Murge, Sala Consiliare, domenica, 13 maggio, ore 19.00.

 

 

La locandina da scaricare.

Nel 2019 ricorreranno i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (1452-1519), figura poliedrica e affascinantissima.

È per questo che il Centro Interuniversitario di Ricerca “Seminario di Storia della Scienza” sta progettando, per l’anno scolastico 2018-2019, delle attività rivolte agli studenti e alle studentesse del terzo, quarto e quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado delle regioni Puglia, Basilicata e Molise, da svolgersi nel quadro dell’Alternanza Scuola-Lavoro (Legge 107/2015).

Il monte ore complessivo previsto per ciascun percorso è di 50 unità orarie, organizzate secondo la seguente scansione giornaliera:

  • 4 giornate di attività in presenza, della durata di 8 ore ciascuna (lezioni teoriche, visite guidate e laboratori di varia tipologia);
  • 10 ore di studio individuale, da dedicare alla realizzazione di elaborati e prodotti creativi per l’evento finale, secondo le consegne date durante il percorso;
  • 1 giornata finale in presenza, a classi riunite, della durata di 8 ore, per l’evento di conclusione delle attività.

Visto il numero limitato dei posti a disposizione, si consiglia alle scuole di inviare una manifestazione di interesse (non vincolante) entro il 30 giugno.

 

Lettera di invito alle Scuole

Per ogni informazione, proposta, richiesta, adesione, vi pregherei di rivolgervi al collega Luigi Traetta: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. 

 

Programma

12 febbraio 2019. Prima giornata: Leonardo da Vinci, tra arte, scienza e tecnica

 

Materiale didattico

 

Materiale da scaricare

Il Centro Interuniversitario di Ricerca "Seminario di Storia della Scienza" è lieto di invitarvi alla presentazione del volume di Cristina Ciancio:

 

Il momento della morte come evento giuridico.

Definire, tutelare, gestire tra Ottocento e primo Novecento

Bononia University Press, Bologna 2017

 

Venerdì, 11 maggio 2018, ore 16.00, Aula II, Centro Polifunzionale per gli Studenti, Bari.

 

 

 

La locandina dell'evento da scaricare.

 

La Biblioteca sta lavorando al progetto di digitalizzazione di alcuni volumi antichi del Fondo rari.

Il Centro interuniversitario di ricerca Seminario di Storia della Scienza ha il piacere di invitarvi al 

Corso di introduzione all'astronomia "Dalla Terra all'Universo"

che si svolgerà, a partire dal 5 maggio, presso il Centro polifunzionale per gli studenti. 

 

Sono previste escursioni per l'osservazione del cielo a occhio nudo e con il telescopio.

4 appuntamenti in alula

Lezioni pratiche serali in osservatorio astronomico

Per le iscrizioni: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Locandina da scaricare

PARTECIPAZIONE GRATUITA

 

Convenzione per la modifica e il rinnovo

dell’istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca

“Seminario di Storia della Scienza”

Tra

- l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Antonio Felice Uricchio;

- l’Università della Basilicata, rappresentata dalla Magnifica Rettrice, Prof.ssa Aurelia Sole;

- l’Università di Foggia, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Ricci;

- l’Università del Molise, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Gianmaria Palmieri;

- l’Università del Salento, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Vincenzo Zara;

- Politecnico di Bari, rappresentato dal Magnifico Rettore, Prof. Eugenio Di Sciascio;

si stipula e si conviene quanto segue:

 

Articolo I.  Rinnovo Istituzione

 

Su iniziativa dei suindicati Atenei, quali soggetti “promotori”, a norma dell’articolo 55  comma 3 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, è rinnovata la presente Convenzione che apporta modificazioni al precedente atto istitutivo del Centro Interuniversitario di Ricerca “Seminario di Storia della Scienza”.

Il Centro si propone di sviluppare iniziative comuni di ricerca e di alta formazione su problemi teorici, tradizioni storiche e soluzioni innovative connessi alla costituzione e alla trasmissione del sapere tecnico-scientifico nella cultura e nella civiltà umana. Il Centro avrà sede amministrativa presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

 

Art. 2 – Scopo del Centro

 

Il Centro si propone di:

 

  • promuovere gli studi di storia della scienza e delle tecniche, anche in connessione con la storia civile, politica, economica, sociale, filosofica, letteraria e religiosa;
  • favorire la raccolta e lo scambio di documentazione, informazioni e materiali di ricerca, anche nel quadro di collaborazioni con altri organismi ed enti regionali, nazionali ed internazionali, pubblici e privati, mediante la stipula di contratti e convenzioni.
  • progettare e realizzare attività di ricerca e formazione rivolte ai giovani laureati provenienti sia dall’ambito letterario-umanistico sia da quello tecnico-scientifico, con particolare riferimento a scuole di dottorato.
  • organizzare, d’intesa con i Dipartimenti delle Università di riferimento, master ed altri corsi di alta formazione;
  • ampliare e completare la formazione alla ricerca degli studenti e degli studiosi ed organizzare l’aggiornamento su temi e problemi di storia della scienza e delle tecniche rivolti anche a docenti delle scuole di ogni ordine e grado;
  • organizzare attività di didattica e comunicazione della scienza e delle tecniche.

A tale scopo il Seminario promuove, anche con la partecipazione di docenti, studiosi e ricercatori italiani e stranieri, progetti di ricerca, corsi di lezioni, convegni, conferenze, riunioni, esercitazioni, pubblicazioni, eventi ed ogni altra attività utile al raggiungimento delle proprie finalità, utilizzando all’occorrenza tecnologie informatiche e telematiche.

                                                    

Art. 3 – Personale afferente al Centro

 

Al Centro possono afferire i docenti ed i ricercatori appartenenti alle Università convenzionate che svolgano ricerca scientifica nei settori di pertinenza con le finalità del Centro, previa domanda inoltrata al Direttore, sulla quale delibera il Consiglio del Centro. Possono altresì aderire al Centro docenti di altra Università dietro formale richiesta da inoltrare al Consiglio tramite il Direttore del Centro. I competenti organi delle Università interessate provvedono alla legittimazione delle adesioni.

 

Art. 4 – Unità operative di ricerca

 

Il Centro è organizzato in tante Unità operative di ricerca quante sono le sedi universitarie che vi aderiscono. Ciascuna Unità operativa ha un Responsabile eletto tra i docenti che facciano parte della stessa Unità.

Le attività scientifiche del Centro si svolgono presso le Unità operanti nelle sedi convenzionate o anche in altre sedi approvate dal Consiglio.

 

Art. 5 – Organi del Centro

 

Organi del Centro sono:

  1. Il Consiglio del Centro
  2. Il Direttore
  3. La Giunta

 

Art. 6 – Il Consiglio del Centro

 

Il Consiglio è composto dal Direttore, dai professori di ruolo e dai ricercatori aderenti al Centro e delibera su tutte le materie di competenza del Centro.

Il Consiglio elegge il Direttore tra i professori di ruolo a tempo pieno facenti parte dello stesso.

Il Consiglio può cooptare, quali membri con voto consultivo, i rappresentanti di organismi pubblici o privati, studiosi o esperti nell’attività di ricerca del Centro, previa domanda inoltrata al Direttore. La domanda viene sottoposta al Consiglio per l’approvazione.

Il Consiglio così costituito ha i seguenti compiti:

  1. individua le linee generali dei programmi comuni di ricerca e propone il piano finanziario annuale riferito alle attività del Centro;
  2. approva, entro due mesi dalla scadenza dell’esercizio il rendiconto consuntivo ed una relazione sulle attività svolte, predisposti dal Direttore sulla base della documentazione relativa all’attività scientifica delle Unità di Ricerca;
  3. provvede alla regolamentazione interna del Centro;
  4. formula proposte sulle questioni riguardanti la gestione dei fondi del Centro;
  5. formula proposte sulle forme di collaborazione e convenzione con altri organismi pubblici e privati esterni o strutture delle Università convenzionate;
  6. formula le richieste di finanziamento ai sensi della normativa vigente;
  7. delibera in merito alle richieste di nuove afferenze al Centro;
  8. indice, alla scadenza del mandato, una conferenza scientifica sull’attività svolta dal Centro;
  9. delibera su altri argomenti sottoposti al suo esame dal Direttore o da almeno un terzo dei suoi componenti.

Il Consiglio è convocato per l’approvazione del piano di spesa e del rendiconto consuntivo, nonché ogni volta che il Direttore lo reputi necessario o che sia richiesto da un terzo dei suoi componenti. La convocazione deve essere fatta con un anticipo di almeno 10 giorni, salvo casi d’urgenza.

Le adunanze possono svolgersi anche per via telematica.

Per la validità delle adunanze del Consiglio è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti con voto deliberativo; sono esclusi dal computo gli assenti giustificati. Le relative deliberazioni sono prese a maggioranza dei votanti. In caso di parità, prevale il voto del Direttore.

 

Art. 7 – Il Direttore

 

Il Direttore è nominato con decreto del Rettore dell’Università dove ha sede amministrativa il Centro, dura in carica un triennio e può essere rieletto una sola volta consecutivamente.

Il Direttore svolge le seguenti funzioni:

  1. è legale rappresentante del Centro, nei limiti delle norme vigenti;
  2. convoca e presiede il Consiglio del Centro;
  3. coordina e sovrintende l’attività del Centro ed esercita tutte le attribuzioni che comunque interessano il Centro;
  4. propone al Consiglio, prima dell’inizio dell’esercizio, il programma di attività del Centro ed il relativo piano di spesa;
  5. predispone al termine dell’esercizio il rendiconto consuntivo nonché una relazione sulle attività svolte dal Centro nell’anno trascorso;
  6. promuove, d’intesa con il Consiglio, periodici seminari sull’attività scientifica del Centro;
  7. informa annualmente le Università partecipanti in relazione all’attività svolta ed ai programmi di sviluppo;
  8. propone, anche attraverso apposite convenzioni, forme di collaborazione con altri organismi pubblici o privati, nazionali ed internazionali, che abbiano per fine, o comunque svolgano, attività nel campo di pertinenza del Centro.

Il Direttore designa, fra i professori del Consiglio, un Vicedirettore incaricato della sua sostituzione in caso di assenza o impedimento non superiore a tre mesi, dandone comunicazione al Rettore dell’Università sede amministrativa del Centro ai fini dell’adozione del provvedimento di legittimazione.

 

Art. 8 – La Giunta

 

La Giunta è composta dai Responsabili delle Unità operative di ricerca (o loro delegato) ed è presieduta dal Direttore. Per la validità delle sue riunioni è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti, escludendo dal computo gli assenti giustificati.

Le riunioni possono svolgersi anche per via telematica.

La Giunta coadiuva il Direttore nello svolgimento delle sue funzioni. Su delega del Consiglio del Centro può predisporre progetti di ricerca, attività di alta formazione, forme di collaborazione con Enti pubblici e privati, richieste di finanziamento ai sensi della normativa attualmente in vigore ecc.

 

Art. 9

 

Partecipazione al Centro di enti, imprese, associazioni ed organismi pubblici e privati esterni alle Università convenzionate.

 

Il Centro, per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali, può stipulare apposite convenzioni-quadro di collaborazione con enti, imprese, associazioni ed organismi pubblici e privati, italiani e stranieri, che svolgano attività in linea con le finalità dello stesso.

La richiesta di convenzionamento dovrà essere indirizzata, a cura degli enti, imprese, associazioni ed organismi interessati, al Direttore del Centro e sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio.

Ciascun ente, impresa, associazione ed organismo convenzionato ha diritto di nominare un proprio rappresentante in seno al Consiglio del Centro.

 

Art. 10 – Finanziamenti ed amministrazione

 

Il Centro opera attraverso i finanziamenti provenienti:

  • da contributi delle Università aderenti, fatti salvi eventuali divieti in proposito fissati in convenzione o da regolamenti vigenti nei singoli atenei;
  • dal M.I.U.R.
  • da altri Ministeri;
  • dagli Enti pubblici di ricerca;
  • da altri Enti pubblici e privati o fondazioni o associazioni, nazionali, estere, internazionali;
  • da organismi, istituti internazionali e dell’Unione Europea;
  • da piani di settore e/o altri fondi pubblici per la ricerca finalizzata;
  • da soggetti privati;
  • dagli interessi attivi maturati su conto corrente di corrispondenza ordinario intestato al Centro, secondo la normativa vigente;
  • dalle tasse per iscrizione a Dottorati, Master, Corsi di Perfezionamento, Aggiornamento e Alta Formazione, convegni, eventi e altre attività istituiti dal Centro;

I fondi come sopra assegnati affluiscono all’Università dove ha sede amministrativa il Centro con vincolo di destinazione al Centro stesso.

La gestione amministrativa e contabile dei finanziamenti destinati al Centro e alle sue unità di ricerca è effettuata secondo le norme vigenti nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università sede amministrativa del Centro.

I finanziamenti assegnati in materia indivisa e relativi ad iniziative comuni saranno gestiti presso la sede del Centro secondo le norme vigenti.

 

Art. 11 – Modifiche dello Statuto

 

Modifiche al presente Statuto possono essere apportate d’intesa tra le Università convenzionate con l’approvazione di almeno 2/3 dei componenti del Centro e la successiva approvazione degli Organi delle medesime Università.

 

 

 

Art. 12 – Durata e recesso

 

Il rinnovo della presente convenzione entra in vigore dalla data di stipulazione ed ha validità di 6 anni. Alla scadenza la convenzione potrà essere ulteriormente rinnovata, per uguale periodo, previo accordo scritto tra le parti, approvato dai competenti organi accademici delle Università interessate.

Le Università convenzionate possono recedere dalla convenzione, dandone comunicazione alla Sede amministrativa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno con anticipo di almeno sei mesi.

Il recesso è efficace a decorrere dalla prima seduta utile del Consiglio del Centro. Il Centro può essere disattivato con delibera delle Università convenzionate su proposta del Consiglio del Centro; la proposta viene adottata con il voto favorevole della maggioranza dei componenti del Consiglio.

 

Art. 13 – Adesioni ulteriori

 

Possono entrare a far parte del Centro altre Università. Tali nuove ammissioni saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio del Centro e formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla presente convenzione, approvati da tutte le Università convenzionate.

 

 

 

Art. 14 – Norme finali

 

Le attrezzature, i libri e i beni acquistati con finanziamenti ricevuti dal Centro Interuniversitario per lo svolgimento dei propri programmi di ricerca o ricevuti in donazione, che costituiscono patrimonio del Centro, saranno inventariati presso l’Amministrazione Centrale dell’Università sede amministrativa del Centro, su appositi libri inventariali. Su proposta del Consiglio del Centro, essi possono essere affidati in comodato d’uso alle singole Unità di ricerca.

Entro 6 mesi dal rinnovo, il Centro provvederà all’approvazione del Regolamento di Funzionamento. Le disposizioni della vigente Legislazione universitaria e quelle dell’Ateneo sede amministrativa del Centro si applicano per quanto non espressamente previsto nella presente convenzione.

 

Articolo 15 – Registrazione e imposta di bollo

 

Il presente atto si compone di n. 13 fogli, viene redatto in un unico originale e sarà registrato in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi dell’articolo 4, tariffa parte II - atti soggetti a registrazione solo in caso d’uso - ai sensi del D.P.R. 26.04.1986, n. 131. Le eventuali spese di registrazione saranno a carico della parte richiedente.

L’imposta di bollo (articolo 2 della tariffa, allegato A, parte prima del D.P.R. n. 642/1972), pari a euro ………….., verrà assolta in modo virtuale dall’Università sede amministrativa che provvederà al pagamento e deterrà l’originale.

 

 

 

SWIF è l'acronimo per Sito Web Italiano per la Filosofia. Fondato nel 1995, ha avuto come direttori  Mauro Di Giandomenico, direttore del Seminario di Storia della Scienza dell'Università di Bari e Luciano Floridi, docente di Logica all'Università di Oxford.

Nel 1998 lo SWIF ricevette da Il Sole 24 ORE S.p.A. il “Premio WWW” come 3° classificato nella categoria "Scuola, Università e Ricerca". Questo importante riconoscimento di qualità nasceva proprio in quell'anno con l’obiettivo di valorizzare la creatività e la funzionalità dei siti internet italiani.

Dotato fin dal 1997 di un proprio identificativo ISSN (1126-4780) e riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) come rivista scientifica, lo SWIF è stato, fino al 2008, il portale web di riferimento per la Filosofia in Italia.

L'avvio, nel 2002, del progetto Bibliotec@SWIF ha segnato il passaggio da portale a content provider.

Tra il 2005 e il 2008, lo SWIF è stato un editore di strumenti e contenuti in formato di digitale, ha pubblicato e ospitato riviste elettroniche di rilievo nazionale e internazionale, e-books e altre risorse online (quali FOLDOP - Free On-line Dictionary of Philosophy e TFO - Tesi Filosofiche Online, il database italiano delle tesi di argomento filosofico).

Inoltre, lo SWIF ha ospitato regolarmente corsi e seminari online di filosofia. Tutti i materiali offerti dallo SWIF sono sempre stati gratuiti e il lavoro redazionale è stato interamente basato sull'opera di volontari.

A partire dal 1º luglio 2008, il progetto SWIF è stato archiviato.

 

I direttori

27 Mar 2018

 Francesco Marrone, direttore in carica dal 2024.

 

 

 

Francesco Marrone è professore di Storia della filosofia moderna e Filosofia della prima età moderna nei corsi di Laurea in Filosofia e Scienze Filosofiche dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro.
Si occupa di filosofia medievale e moderna, con particolare riferimento alla filosofia di Giovanni Duns Scoto, alla storia dello scotismo medievale, al pensiero di René Descartes, alla storia della metafisica e alla tradizione scolastica d’età moderna.

È autore di numerosi articoli scientifici e di alcuni volumi, tra i quali figurano L'eredità culturale dei Francescani in Puglia. Per una ricognizione del patrimonio librario di matrice francescana nelle biblioteche pugliesi, Edizioni di Pagina, Bari 2014 (con P. Porro); Realitas obiectiva. Elaborazione e genesi di un concetto, Edizioni di Pagina, Bari 2018; The Question of the Thing / La questione della cosa, a cura di F. Marrone, Pagina, Bari / Brepols, Turnhout 2019; Doctor Fundatissimus. Giles of Rome: His Thought and Influence / Egidio Romano: il suo pensiero e la sua influenza, a cura di M. Benedetto / F. Marrone / P. Porro, Pagina, Bari / Brepols, Turnhout 2020; X. ZUBIRI, I problemi fondamentali della metafisica occidentale, a cura di F. Marrone, Edizioni di Pagina, Bari 2023.

È Managing Editor della rivista Quaestio. Annuario di Storia della Metafisica.
Nel 2006 ha ricevuto il Prix Italique per il volume R. Descartes, Tutte le lettere, a cura di G. Belgioioso, con la collaborazione di I. Agostini, F. Marrone, F.A. Meschini, M. Savini e di J.-R. Armogathe, Bompiani, Milano 2005.

 ..................................................................................................................................

 Francesco Paolo de Ceglia, direttore al 2018 al 2023.

Francesco Paolo de Ceglia, nato a Molfetta nel 1972, è stato dal 1999 al 2017 ricercatore di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; attualmente è professore associato. Studioso e divulgatore del pensiero scientifico moderno, in particolare nei suoi rapporti con l’estetica e la teologia, si è occupato di storia della fisica, della medicina e della corporeità. È stato piú volte visiting scholar presso il Max Planck Institute per la Storia della scienza di Berlino. Ha diretto gruppi di ricerca internazionali su tematiche connesse al meraviglioso e al miracolo in età moderna. È nel direttivo della Società Italiana di Storia della Scienza, nel board di molte riviste di settore nonché review editor di Nuncius. Journal of the Material and Visual History of Science (rivista di fascia A).

È autore di numerosi articoli scientifici pubblicati in prestigiose riviste internazionali nonché di sedici volumi, tra cui I fari di Halle. Georg Ernst Stahl, Friedrich Hoffmann e la medicina europea del primo Settecento, Bologna 2009. È stato finalista al Premio Viareggio-Rèpaci 2017 con Il segreto di San Gennaro. Storia naturale di un miracolo napoletano, Torino 2016. Ha curato il volume Indizi, prove ed evidenze. Percorsi di storia della scienza, Roma 2018, del gruppo di lavoro del Seminario di Storia della Scienza e ultimamente ha pubblicato La Pitonessa, il pirata e l'acuto osservatore. Spiritismo e scienza nell'Italia della belle époque (con Lorenzo Leporiere), Milano 2018.

 

...................................................................................................................................

Augusto Garuccio, direttore dal 2015 al 2017.

Augusto Garuccio, nato a Barletta nel 1950, è stato dal 1980 al 1998 ricercatore di Fisica teorica presso l’Università degli Studi di Bari, associato di Storia e Fondamenti della Fisica fino al 2005 e attualmente ordinario della stessa disciplina. Dal 2006 al 2013 è stato prorettore dell’Università di Bari; coordinatore del Dottorato di ricerca in Teorie e Storie della Scienza, delle Scienze sociali, della Filosofia e dei Linguaggi (XXIX ciclo). Dal 2007 presidente del CISMUS, dal 2013 del Sistema Museale d’Ateneo (SiMA).

Ha affrontato i problemi connessi alla struttura non locale della meccanica quantistica e agli eventuali rapporti tra questa proprietà e la teoria della relatività. Si è interessato, in particolare, delle verifiche sperimentali della non località attraverso la disuguaglianza di Bell e del ruolo delle ipotesi supplementari nell'interpretazione dei dati sperimentali. Ha anche affrontato le problematiche connesse all’utilizzo dei processi di dissociazione parametrica nella produzione di stati entangled, proponendo l’utilizzo di nuovi tipi di sorgenti. Recentemente si è interessato dei problemi connessi alla fattorizzabilità nei modelli a variabile nascoste e di aspetti di storia e didattica della fisica contemporanea.

Tra i volumi pubblicati ci sono in particolare Waves and particles in Light and Matter (con van der Merwe A.), New York 1994; Atti del XXIII Congresso nazionale di Storia della Fisica e dell’astronomia (con Tucci P., Nigro M.), Bari 2004; L’educazione scientifica e tecnologica nella scuola dell’autonomia: Le esperienze del progetto SeT (con Ammaturo R., Doronzo S., Roca F.), Bari 2005; I musei della Scienza. Dal mondo alla Puglia (con De Nicolò D., Martello A., Padovano V.) Bari 2006; International Journal of Quantum Information (con Genovese M., Brida G., Rastello L.), vol. 10, n. 8, Singapore 2012.

...................................................................................................................................

Pasquale Guaragnella, direttore dal 2012 al 2014.

Pasquale Guaragnella, è stato ricercatore di Letteratura italiana dal 1981 al 1993, professore associato dal 1993 al 1999 e ordinario di dal 2002. Dal 2007 al 2012 è stato Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Bari. È segretario nazionale dell’ADI (Associazione degli italianisti) e componente del Comitato scientifico di ICON (Consorzio Interuniversitario per la diffusione della lingua e letteratura italiana nel mondo). Studioso di storia delle forme linguistico-letterarie e di storia delle idee in età moderna, ha pubblicato libri sulla cultura tra Cinque e Seicento. Tra gli altri: La prosa e il mondo. Avvisi del moderno in Sarpi, Galileo e la nuova scienza, Bari 1986, 1998, Le maschere di Democrito ed Eraclito. Scritture e malinconie tra Cinque e Seicento, Fasano 1990, Gli occhi della mente. Stili nel Seicento italiano, Bari 1997, Tra antichi e moderni. Morale e retorica nel Seicento italiano, Lecce 2003, Teatri di comportamento. La “regola” e il “difforme” da Torquato Tasso a Paolo Sarpi, Napoli 2009, Il servita melanconico. Paolo Sarpi e l’“arte dello scrittore”, Napoli 2011. In ambito otto-novecentesco ha pubblicato Il pensatore e l’artista. Prosa del moderno in Antonio Labriola e Luigi Pirandello, Roma 2005. Insieme con Andrea Battistini ha curato gli Atti del convegno su Giambattista Vico e l’enciclopedia dei saperi, Lecce 2007.

È direttore della collana “Parmenide” del Seminario di Storia della Scienza con l’editore Aracne.

...................................................................................................................................

Mauro Di Giandomenico, direttore dal 1978 al 2011.

Mauro Di Giandomenico, nato a Carunchio nel 1942, filosofo e storico della scienza, è stato ordinario di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari e di Filosofia teoretica presso l’Università telematica Pegaso.

Libero docente di Storia della Filosofia nel 1971, ha insegnato Filosofia e Filosofia teoretica all’Università di Lecce dal 1972 al 1980. Dal 1973 al 1980 ha ricoperto l’incarico di Storia della Scienza nell’Università di Bari. Dal 1980 al 1985 ha insegnato la stessa disciplina come professore associato e dal 1985 al 2011 come professore ordinario nella stessa università.

Ha diretto il Seminario di Storia della Scienza dal 1978 al 2011, ha coordinato il Dottorato di ricerca in Storia della Scienza dal 1989 al 2011 ed è stato direttore del Dipartimento di Scienze Filosofiche dell’Università di Bari dal 1993 al 1997. Dal 2000 al 2006 ha avuto l’incarico dell’insegnamento di Storia della Scienza nell’Università di Foggia. È stato presidente della Società Filosofica Italiana dal 2004 al 2007 e nel decennio precedente presidente della sezione di Bari della stessa Società e membro del Consiglio Direttivo Nazionale.

Si è occupato in particolare di storia della fisiopatologia e della clinica nei secoli XVIII-XIX, indagando lo sviluppo delle discipline fisiologiche e mediche in Italia; la genesi del metodo sperimentale in medicina attraverso la figura di Claude Bernard ed dei suoi rapporti con Magendie e Louis Pasteur. Si è soffermato sui temi generali dello statuto della storia della medicina e sullo sviluppo dei modelli storiografici. Ha trattato il contributo scientifico di Nicola Pende. Da queste indagini sono scaturite tra l’altro le seguenti monografie: Salvatore Tommasi medico e filosofo, Bari 1965; Filosofia e medicina sperimentale in Claude Bernard, Bari 1968; Claude Bernard: scienza, filosofia, letteratura, Verona 1982; Introduzione a Charcot, Fasano 1984.

Si è soffermato a riflettere, inoltre, sui fondamenti dell’informatica nei suoi rapporti con le teorie filosofiche. Si ricordano i contributi presentati ai Convegni dell’AICA ed il volume Filosofia ed informatica, Bari 2000, in cui viene tracciata la storia del dibattito sull’informatica condotto in Italia nell’ultimo cinquantennio. Le sue ricerche nel settore dell’informatica linguistica sono state indirizzate all’analisi linguistico-computazionale di testi scientifici storici (La prosa di Galileo: la lingua la retorica la storia (con Guaragnella P.), Lecce 2006). Inoltre, ha sperimentato le applicazioni delle tecnologie informatiche e del web nel settore della ricerca umanistica per rispondere alle esigenze dell’archiviazione, catalogazione e fruizione dei beni culturali. Ha raccolto, infine, questi spunti in una riflessione sui linguaggi dell’artificiale, intersecati con quelli della vita, sulle nuove tecnologie della comunicazione e sull’etica digitale.

...................................................................................................................................

Francesco Tateo, direttore dal 1975 al 1978.

Francesco Tateo, nato a Mola di Bari nel 1931, ha svolto la sua carriera universitaria nell’Università di Bari, dove ha tenuto dal 1957 al 1969 gli insegnamenti di Letteratura latina medievale, di Letteratura umanistica e di Lingua e letteratura italiana. Professore ordinario di Letteratura umanistica e quindi di Letteratura italiana dal 1969 al 2006 nella Facoltà di Lettere e Filosofia, è stato anche Preside della stessa Facoltà dal 1977 al 2004, ed è attualmente professore emerito.

Presidente dell’Istituto nazionale per gli studi sul Rinascimento meridionale dal 1990 al 1998; presidente della International association for neo-latin studies (IANLS) dal 1991-1894. Si è interessato principalmente di retorica e di poetica, pubblicando tra l’altro Retorica e poetica fra Medioevo e Rinascimento, Bari 1960, Questioni di poetica dantesca, Bari 1973, «Per dire d’amore». Reimpiego della retorica antica da Dante agli Arcadi, Napoli 1995, Simmetrie dantesche, Bari 2001, Classicismo e linguaggio poetico – Manzoni, Tommaseo, Leopardi, Bari 1993, Ciceronianismus in Historisches Wörterbuch der Rhetorik, II, Tübingen 1994. Alla letteratura dialogica, alla storiografia, alla narrativa, alla storia della critica e della poesia ha dedicato fra gli altri i volumi: Dialogo interiore e polemica ideologica nel ‘Secretum’del Petrarca, Firenze 1965, Tradizione e realtà nell’Umanesimo italiano, Bari 1967, I miti della storiografia umanistica, Roma 1990, Riscrittura come interpretazione, Bari 2001, Simmetrie dantesche, Bari 2001. Alla storia della cultura nel Mezzogiorno d’Italia si riferiscono in particolare il volume Chierici e feudatari del Mezzogiorno, Bari 1984. Ha diretto i sei tomi della Storia di Bari, Bari 1989-1997.

...................................................................................................................................

Antonio Corsano, direttore dal 1967 al 1975.

Antonio Corsano nacque a Taurisano in provincia di Lecce, nel 1899 e si laureò a Bologna, nel 1922, in Lettere e Filosofia. Ha insegnato all’Università di Bari nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Fu studioso particolarmente attento non solo alle problematiche della storia del pensiero, ma anche ai dibattiti della cultura filosofica italiana del Novecento. Il suo primo scritto con risonanza nazionale è del 1923, Il pensiero politico di G. B. Vico, uscito sulla «Rivista Filosofica». Successivamente Corsano affrontò le problematiche della scienza, Storia del problema della scienza. I. Il pensiero antico. II. Il pensiero medioevale e moderno, tra il 1926 e il 1928. Numerosi poi sono stati gli scritti su vari autori, Spinoza, Giordano Bruno, Vico, Leibniz, Campanella e tematiche etico-religioso-filosofiche e storiche. Nel 1967 creò il Seminario di Storia della Scienza, che diresse fino al 1975. È morto nel 1989.

 

 

 

 

 

 

I fondatori

27 Mar 2018

 

Foto: il primo verbale del Seminario di Storia della Scienza, 1967.

Il nucleo originario del Centro è stato il “Seminario di studi e ricerche sulla Storia delle scienze logico matematiche, fisicochimiche, biochimicofisiche e medico biologiche”, istituito il 14 agosto 1967 presso l'Istituto di Filosofia dell'Università di Bari con Decreto del Presidente della Repubblica n. 811. Fondatore e primo direttore è stato Antonio Corsano, prestigioso storico della filosofia e studioso, in particolare, della cultura scientifico-filosofica del Rinascimento e dell'età moderna. Il Comitato era composto da rappresentanti delle Facoltà umanistiche e scientifiche:

Segretario: Salvatore Miccolis.

Componenti: i professori Cesare Vasoli, Michele Mitolo, Domenico Ruccia, Wolf Gross, Aldo Romano, Rodolfo Amprino, Francesco Ghiretti, Lidia De Rita.

 

Storia

27 Mar 2018

Foto: Presentazione del volume "Semi di Storia della Scienza", 2013

Istituito con Decreto del Presidente della Repubblica n. 811 del 14 agosto 1967, che modificava lo Statuto dell’Università di Bari, autorizzando la costituzione presso l’Istituto di Filosofia di un “Seminario di studi e ricerche sulla Storia delle scienze logico-matematiche, fisico-chimiche, biochimico-fisiche e medico biologiche”, questo centro fu la realizzazione di uno degli ultimi obiettivi scientifici di Antonio Corsano. Già da qualche anno questi aveva perorato dinanzi agli organi amministrativi dell’Ateneo la proposta di creare un “Centro di studi e ricerche sulla storia della scienza”, ma non aveva incontrato inizialmente un consenso unanime.

Questa struttura doveva gettare le basi di una collaborazione tra facoltà scientifiche e umanistiche. Il Seminario aveva - come stabilito dallo statuto - il compito di addestrare giovani laureati ed assistenti alla ricerca in storia della scienza. Per formare questi specialisti cooperavano sia i dirigenti del centro che studiosi e ricercatori di chiara fama, italiani e stranieri, invitati a tenere lezioni ed esercitazioni su temi stabiliti. Il centro si finanziava attingendo soprattutto ai fondi messi a disposizione dal CNR. Il Consiglio direttivo era costituito da un professore in ruolo o fuori ruolo della Facoltà di Lettere e Filosofia, da uno di Medicina e da un terzo di Scienze, a cui si aggiungevano due liberi docenti.

Il Seminario ebbe per diverso tempo una sede angusta presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Antonio Corsano lo diresse negli anni che restò ancora all’Università di Bari (nel 1969 fu collocato fuori ruolo, ma tenne corsi liberi fino al ’75). Il triennio successivo assunse la direzione il Prof. Francesco Tateo. Nel 1978 il mandato passò al Prof. Mauro Di Giandomenico, che già da cinque anni era professore incaricato di Storia della Scienza a Bari.

Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 1164 del 31 ottobre 1982, che modificava l’art. 35 e 36 dello Statuto dell’Università di Bari, il Seminario di Storia della Scienza veniva formalmente equiparato agli altri istituti della Facoltà di Lettere, perdendo il suo legame di dipendenza da quello di Filosofia. L’autonomia di progettazione delle proprie attività e, poi, ben presto la sua ricollocazione in locali più ampi, in cui fu allestita una biblioteca e attrezzati degli spazi telematici, furono alcuni dei fattori che contribuirono al rilancio del centro. Nel 1989 fu istituito, come articolazione interna del Seminario, un Laboratorio di Epistemologia Informatica, che, elaborando software originali per il trattamento di testi, ha consentito al centro di seguire una linea di ricerca innovativa per l’analisi elettronica di opere scientifiche storiche.

Il Seminario ha sviluppato negli ultimi vent’anni numerosi progetti di ricerca, che vanno dall'ambito tipicamente storiografico (storia della medicina, della fisica, dell'informatica) a quello della filosofia della scienza e della divulgazione scientifica. Ha realizzato anche diverse iniziative, riconosciute a livello comunitario, per la formazione post-universitaria nei settori dell'applicazione delle nuove tecnologie nelle scienze umane, in quello della museologia scientifica, della cromodidattica, del knowledge management, dei sistemi di analisi della qualità e della valorizzazione dei beni culturali quali risorse immateriali. Ha patrocinato l’avvio di alcune collane di Studi di Storia della Scienza con gli editori Laterza Giuseppe e Cacucci di Bari e con Pensa Multimedia di Lecce.

Con Decreto Rettorale n. 435 del 31.01.2000 il Seminario di Storia della Scienza si è trasformato in Centro Interdipartimentale di Ricerca “Seminario di Storia della Scienza” con autonomia finanziaria e scientifica.

Nella seduta del 10 febbraio 2010 il Consiglio Direttivo del Seminario ha deliberato la richiesta di trasformazione dello stesso in Centro Interuniversitario di Ricerca del “Sistema universitario lucano, molisano, pugliese”, formato dalle sei Università: Bari, Basilicata, Foggia, Molise, Politecnico di Bari, Salento. Dopo l’approvazione unanime dei rispettivi Organi di Governo, i Rettori delle sei Università hanno sottoscritto il 17 gennaio 2012 la Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca "Seminario di Storia della Scienza".

 

Puoi seguire questa storia anche su Wikipedia.

Il Centro Interuniversitario di Ricerca Seminario di Storia della Scienza realizza master, corsi di perfezionamento e di formazione professionale per l'acquisizione di nuove competenze teorico-pratiche nel settore delle discipline storico-scientifiche ed in quelli correlati.

Seguici su

           

Contatti

Direttore:
Prof. Francesco MARRONE
Tel.: +39 080 571 4493
e-mail: direzione.ssscienza(at)pec.uniba.it

Referente amministrativo:
Dott.ssa Lucia DE FRENZA
Tel.: +39 080 571 4492
e-mail: lucia.defrenza(at)uniba.it

Responsabile dei Laboratori e sede del tirocinio:
Dott.ssa Benedetta CAMPANILE
Tel.: +39 080 571 4492
e-mail: benedetta.campanile(at)uniba.it

Segreteria:
Palazzo Ateneo, terzo piano
Piazza Umberto I, 1 - 70121 Bari (Italy)
Tel.: +39 080 571 4492
e-mail: segreteria.ssscienza(at)uniba.it

Calendario Eventi

« April 2024 »
Mon Tue Wed Thu Fri Sat Sun
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30