I direttori
Francesco Marrone, direttore in carica dal 2024.
Francesco Marrone è professore di Storia della filosofia moderna e Filosofia della prima età moderna nei corsi di Laurea in Filosofia e Scienze Filosofiche dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro. È autore di numerosi articoli scientifici e di alcuni volumi, tra i quali figurano L'eredità culturale dei Francescani in Puglia. Per una ricognizione del patrimonio librario di matrice francescana nelle biblioteche pugliesi, Edizioni di Pagina, Bari 2014 (con P. Porro); Realitas obiectiva. Elaborazione e genesi di un concetto, Edizioni di Pagina, Bari 2018; The Question of the Thing / La questione della cosa, a cura di F. Marrone, Pagina, Bari / Brepols, Turnhout 2019; Doctor Fundatissimus. Giles of Rome: His Thought and Influence / Egidio Romano: il suo pensiero e la sua influenza, a cura di M. Benedetto / F. Marrone / P. Porro, Pagina, Bari / Brepols, Turnhout 2020; X. ZUBIRI, I problemi fondamentali della metafisica occidentale, a cura di F. Marrone, Edizioni di Pagina, Bari 2023. È Managing Editor della rivista Quaestio. Annuario di Storia della Metafisica. |
.................................................................................................................................. |
Francesco Paolo de Ceglia, direttore al 2018 al 2023.
Francesco Paolo de Ceglia, nato a Molfetta nel 1972, è stato dal 1999 al 2017 ricercatore di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; attualmente è professore associato. Studioso e divulgatore del pensiero scientifico moderno, in particolare nei suoi rapporti con l’estetica e la teologia, si è occupato di storia della fisica, della medicina e della corporeità. È stato piú volte visiting scholar presso il Max Planck Institute per la Storia della scienza di Berlino. Ha diretto gruppi di ricerca internazionali su tematiche connesse al meraviglioso e al miracolo in età moderna. È nel direttivo della Società Italiana di Storia della Scienza, nel board di molte riviste di settore nonché review editor di Nuncius. Journal of the Material and Visual History of Science (rivista di fascia A). È autore di numerosi articoli scientifici pubblicati in prestigiose riviste internazionali nonché di sedici volumi, tra cui I fari di Halle. Georg Ernst Stahl, Friedrich Hoffmann e la medicina europea del primo Settecento, Bologna 2009. È stato finalista al Premio Viareggio-Rèpaci 2017 con Il segreto di San Gennaro. Storia naturale di un miracolo napoletano, Torino 2016. Ha curato il volume Indizi, prove ed evidenze. Percorsi di storia della scienza, Roma 2018, del gruppo di lavoro del Seminario di Storia della Scienza e ultimamente ha pubblicato La Pitonessa, il pirata e l'acuto osservatore. Spiritismo e scienza nell'Italia della belle époque (con Lorenzo Leporiere), Milano 2018.
|
................................................................................................................................... |
Augusto Garuccio, direttore dal 2015 al 2017. Augusto Garuccio, nato a Barletta nel 1950, è stato dal 1980 al 1998 ricercatore di Fisica teorica presso l’Università degli Studi di Bari, associato di Storia e Fondamenti della Fisica fino al 2005 e attualmente ordinario della stessa disciplina. Dal 2006 al 2013 è stato prorettore dell’Università di Bari; coordinatore del Dottorato di ricerca in Teorie e Storie della Scienza, delle Scienze sociali, della Filosofia e dei Linguaggi (XXIX ciclo). Dal 2007 presidente del CISMUS, dal 2013 del Sistema Museale d’Ateneo (SiMA). Ha affrontato i problemi connessi alla struttura non locale della meccanica quantistica e agli eventuali rapporti tra questa proprietà e la teoria della relatività. Si è interessato, in particolare, delle verifiche sperimentali della non località attraverso la disuguaglianza di Bell e del ruolo delle ipotesi supplementari nell'interpretazione dei dati sperimentali. Ha anche affrontato le problematiche connesse all’utilizzo dei processi di dissociazione parametrica nella produzione di stati entangled, proponendo l’utilizzo di nuovi tipi di sorgenti. Recentemente si è interessato dei problemi connessi alla fattorizzabilità nei modelli a variabile nascoste e di aspetti di storia e didattica della fisica contemporanea. Tra i volumi pubblicati ci sono in particolare Waves and particles in Light and Matter (con van der Merwe A.), New York 1994; Atti del XXIII Congresso nazionale di Storia della Fisica e dell’astronomia (con Tucci P., Nigro M.), Bari 2004; L’educazione scientifica e tecnologica nella scuola dell’autonomia: Le esperienze del progetto SeT (con Ammaturo R., Doronzo S., Roca F.), Bari 2005; I musei della Scienza. Dal mondo alla Puglia (con De Nicolò D., Martello A., Padovano V.) Bari 2006; International Journal of Quantum Information (con Genovese M., Brida G., Rastello L.), vol. 10, n. 8, Singapore 2012. ................................................................................................................................... |
Pasquale Guaragnella, direttore dal 2012 al 2014. Pasquale Guaragnella, è stato ricercatore di Letteratura italiana dal 1981 al 1993, professore associato dal 1993 al 1999 e ordinario di dal 2002. Dal 2007 al 2012 è stato Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Bari. È segretario nazionale dell’ADI (Associazione degli italianisti) e componente del Comitato scientifico di ICON (Consorzio Interuniversitario per la diffusione della lingua e letteratura italiana nel mondo). Studioso di storia delle forme linguistico-letterarie e di storia delle idee in età moderna, ha pubblicato libri sulla cultura tra Cinque e Seicento. Tra gli altri: La prosa e il mondo. Avvisi del moderno in Sarpi, Galileo e la nuova scienza, Bari 1986, 1998, Le maschere di Democrito ed Eraclito. Scritture e malinconie tra Cinque e Seicento, Fasano 1990, Gli occhi della mente. Stili nel Seicento italiano, Bari 1997, Tra antichi e moderni. Morale e retorica nel Seicento italiano, Lecce 2003, Teatri di comportamento. La “regola” e il “difforme” da Torquato Tasso a Paolo Sarpi, Napoli 2009, Il servita melanconico. Paolo Sarpi e l’“arte dello scrittore”, Napoli 2011. In ambito otto-novecentesco ha pubblicato Il pensatore e l’artista. Prosa del moderno in Antonio Labriola e Luigi Pirandello, Roma 2005. Insieme con Andrea Battistini ha curato gli Atti del convegno su Giambattista Vico e l’enciclopedia dei saperi, Lecce 2007. È direttore della collana “Parmenide” del Seminario di Storia della Scienza con l’editore Aracne. ................................................................................................................................... |
Mauro Di Giandomenico, direttore dal 1978 al 2011. Mauro Di Giandomenico, nato a Carunchio nel 1942, filosofo e storico della scienza, è stato ordinario di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari e di Filosofia teoretica presso l’Università telematica Pegaso. Libero docente di Storia della Filosofia nel 1971, ha insegnato Filosofia e Filosofia teoretica all’Università di Lecce dal 1972 al 1980. Dal 1973 al 1980 ha ricoperto l’incarico di Storia della Scienza nell’Università di Bari. Dal 1980 al 1985 ha insegnato la stessa disciplina come professore associato e dal 1985 al 2011 come professore ordinario nella stessa università. Ha diretto il Seminario di Storia della Scienza dal 1978 al 2011, ha coordinato il Dottorato di ricerca in Storia della Scienza dal 1989 al 2011 ed è stato direttore del Dipartimento di Scienze Filosofiche dell’Università di Bari dal 1993 al 1997. Dal 2000 al 2006 ha avuto l’incarico dell’insegnamento di Storia della Scienza nell’Università di Foggia. È stato presidente della Società Filosofica Italiana dal 2004 al 2007 e nel decennio precedente presidente della sezione di Bari della stessa Società e membro del Consiglio Direttivo Nazionale. Si è occupato in particolare di storia della fisiopatologia e della clinica nei secoli XVIII-XIX, indagando lo sviluppo delle discipline fisiologiche e mediche in Italia; la genesi del metodo sperimentale in medicina attraverso la figura di Claude Bernard ed dei suoi rapporti con Magendie e Louis Pasteur. Si è soffermato sui temi generali dello statuto della storia della medicina e sullo sviluppo dei modelli storiografici. Ha trattato il contributo scientifico di Nicola Pende. Da queste indagini sono scaturite tra l’altro le seguenti monografie: Salvatore Tommasi medico e filosofo, Bari 1965; Filosofia e medicina sperimentale in Claude Bernard, Bari 1968; Claude Bernard: scienza, filosofia, letteratura, Verona 1982; Introduzione a Charcot, Fasano 1984. Si è soffermato a riflettere, inoltre, sui fondamenti dell’informatica nei suoi rapporti con le teorie filosofiche. Si ricordano i contributi presentati ai Convegni dell’AICA ed il volume Filosofia ed informatica, Bari 2000, in cui viene tracciata la storia del dibattito sull’informatica condotto in Italia nell’ultimo cinquantennio. Le sue ricerche nel settore dell’informatica linguistica sono state indirizzate all’analisi linguistico-computazionale di testi scientifici storici (La prosa di Galileo: la lingua la retorica la storia (con Guaragnella P.), Lecce 2006). Inoltre, ha sperimentato le applicazioni delle tecnologie informatiche e del web nel settore della ricerca umanistica per rispondere alle esigenze dell’archiviazione, catalogazione e fruizione dei beni culturali. Ha raccolto, infine, questi spunti in una riflessione sui linguaggi dell’artificiale, intersecati con quelli della vita, sulle nuove tecnologie della comunicazione e sull’etica digitale. ................................................................................................................................... |
Francesco Tateo, direttore dal 1975 al 1978. Francesco Tateo, nato a Mola di Bari nel 1931, ha svolto la sua carriera universitaria nell’Università di Bari, dove ha tenuto dal 1957 al 1969 gli insegnamenti di Letteratura latina medievale, di Letteratura umanistica e di Lingua e letteratura italiana. Professore ordinario di Letteratura umanistica e quindi di Letteratura italiana dal 1969 al 2006 nella Facoltà di Lettere e Filosofia, è stato anche Preside della stessa Facoltà dal 1977 al 2004, ed è attualmente professore emerito. Presidente dell’Istituto nazionale per gli studi sul Rinascimento meridionale dal 1990 al 1998; presidente della International association for neo-latin studies (IANLS) dal 1991-1894. Si è interessato principalmente di retorica e di poetica, pubblicando tra l’altro Retorica e poetica fra Medioevo e Rinascimento, Bari 1960, Questioni di poetica dantesca, Bari 1973, «Per dire d’amore». Reimpiego della retorica antica da Dante agli Arcadi, Napoli 1995, Simmetrie dantesche, Bari 2001, Classicismo e linguaggio poetico – Manzoni, Tommaseo, Leopardi, Bari 1993, Ciceronianismus in Historisches Wörterbuch der Rhetorik, II, Tübingen 1994. Alla letteratura dialogica, alla storiografia, alla narrativa, alla storia della critica e della poesia ha dedicato fra gli altri i volumi: Dialogo interiore e polemica ideologica nel ‘Secretum’del Petrarca, Firenze 1965, Tradizione e realtà nell’Umanesimo italiano, Bari 1967, I miti della storiografia umanistica, Roma 1990, Riscrittura come interpretazione, Bari 2001, Simmetrie dantesche, Bari 2001. Alla storia della cultura nel Mezzogiorno d’Italia si riferiscono in particolare il volume Chierici e feudatari del Mezzogiorno, Bari 1984. Ha diretto i sei tomi della Storia di Bari, Bari 1989-1997. ................................................................................................................................... |
Antonio Corsano, direttore dal 1967 al 1975. Antonio Corsano nacque a Taurisano in provincia di Lecce, nel 1899 e si laureò a Bologna, nel 1922, in Lettere e Filosofia. Ha insegnato all’Università di Bari nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Fu studioso particolarmente attento non solo alle problematiche della storia del pensiero, ma anche ai dibattiti della cultura filosofica italiana del Novecento. Il suo primo scritto con risonanza nazionale è del 1923, Il pensiero politico di G. B. Vico, uscito sulla «Rivista Filosofica». Successivamente Corsano affrontò le problematiche della scienza, Storia del problema della scienza. I. Il pensiero antico. II. Il pensiero medioevale e moderno, tra il 1926 e il 1928. Numerosi poi sono stati gli scritti su vari autori, Spinoza, Giordano Bruno, Vico, Leibniz, Campanella e tematiche etico-religioso-filosofiche e storiche. Nel 1967 creò il Seminario di Storia della Scienza, che diresse fino al 1975. È morto nel 1989. |
Latest from Super User
- News - When did we start being Modern? Space, time, literacy and communication in early modern Europe
- When did we start being Modern? Space, time, literacy and communication in early modern Europe
- News - Il chierico, il medico, il santo. Guarire con l'immaginazione nella Napoli di età moderna
- Il chierico, il medico, il santo. Guarire con l'immaginazione nella Napoli di età moderna
- Desp VizLab