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Filippo Neri
"Tra igiene dell'acqua e civismo" (Gravina in Puglia 1878 - Bologna 1943) |
Filippo Neri è stato un importante igienista pugliese.
Da sempre appassionato di ricerca scientifica e di insegnamento, nel corso della sua carriera professionale divenne cattedratico di Igiene presso l’Università di Bari dal 1924 al 1929, della quale ottenne la carica di rettore per l’anno accademico 1925-1926. Nel tentativo di contrastare la tendenza coeva di ridurre l’Igiene a semplice branca della microbiologia, Neri si interessò sin da principio ad approfondire gli studi di batteriologia e di epidemiologia, istituendo nel corso delle sue ricerche terreni di coltura selettiva per il colibacillo fecale, per il meningococco e per il vibrione del colera. Un ulteriore campo di ricerca nel quale Neri si distinse fu l’Igiene delle acque. In questo caso insistette nell’approfondimento della colimetria, la procedura attraverso la quale misurare il grado di purezza dell’acqua. Memorabile è anche il progetto di sistematizzazione di tale disciplina nel nono tomo del monumentale Trattato italiano sull’igiene curato da Oddo Casagrandi (1972 - 1943). In quanto massimo esperto italiano di igiene e rettore dell’Università, Neri si trovò ad analizzare la manna di San Nicola (il liquido trasparente che si forma nella cripta dell’antica Basilica di Bari a cui sono attribuiti poteri taumaturgici) dichiarandone la purezza batteriologica e la singolarità in contenuto di solidi. Filippo Neri was a relevant apulian hygienists.
Always passionate about scientific research and teaching, during his professional career he became professor of Hygiene at the University of Bari from 1924 to 1929, of which he obtained the position of rector for the academic year 1925-1926. In attempt to counter the contemporary trend of reducing hygiene to a simple branch of microbiology, Neri was interested from the beginning to deepen the studies of bacteriology and epidemiology, establishing during his research selective culture media for fecal colibacillus, meningococcus and cholera vibrio. Another field of research in which Neri distinguished himself was water hygiene. In this case he insisted on deepening the colimetry, the procedure by which to measure the degree of purity of the water. Memorable is the project to systematise this discipline in the 9th volume of the monumental “Italian Essay on Hygiene” edited by Oddo Casagrandi (1972 – 1943). As leading Italian expert in hygiene and rector of the University, Neri analyzed Saint Nicholas’ manna (the transparent liquid that forms in the crypt of the ancient church of Saint Nicholas in Bari to which thaumaturgical powers are attributed) declaring its bacteriological purity and the singularity in solids content. |
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Michele Mitolo
"e la scuola di fisiologia di Bari" (Foggia 1903 - Bari 1968) |
Michele Mitolo è stato uno dei più rinomati medici e docenti dell’Università barese.
Dopo una prima fase di studi a Roma e a Firenze, Mitolo insegnò qualche anno più tardi presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia nel capoluogo pugliese. Qui potette non solo approfondire le sue ricerche in merito alla registrazione grafica dei movimenti respiratori attraverso un’apparecchiatura di sua invenzione, il trachelografo, capace di individuare la cinetica della laringe e della trachea, ma rese anche possibile la dotazione da parte dell'Istituto fisiologico del palazzo Ateneo di tutte le attrezzature necessarie alla ricerca. Si era ormai in piena II Guerra Mondiale ma, nonostante ciò, Mitolo ottenne il completamento dell'Istituto. A causa della mobilitazione bellica del personale, il medico dovette sostenere personalmente una mole consistente del lavoro ordinario, inclusi quello dell’insegnamento di fisiologia e biochimica nei corsi di laurea di Medicina e Chirurgia, Farmacia, Scienze naturali e Medicina veterinaria. Fu anche uno dei protagonisti della ripartenza della didattica universitaria nel dopoguerra, aumentando l’offerta formativa e insistendo sulla migliore dotazione dei mezzi di ricerca. Notevole è stato il suo contributo allo studio biochimico ed enzimologico delle cellule tumorali, alla sensibilità dell’apparato ungueale e acustico a determinate condizioni. Michele Mitolo was one of the most renowned doctors and teachers of the University of Bari.
After an initial phase of studies in Rome and Florence, Mitolo taught a few years later at the Faculty of Medicine and Surgery in Bari. Here he was able not only to develop his research on the graphic recording of respiratory movements through an equipment of his own invention, the trachelograph, capable of identifying the kinetics of the larynx and trachea, but it also made it possible for the Physiological Institute of the Ateneo building to be provided of all the equipment necessary for research. Despite World War II, Mitolo obtained the completion of the Institute. Due to the military mobilization of personnel, the doctor had to personally support a substantial amount of ordinary work, including that of teaching physiology and biochemistry in the degree courses of Medicine and Surgery, Pharmacy, Natural Sciences and Veterinary Medicine. He was also one of the protagonists of the restart of university teaching after the war, increasing the didactic offer and insisting on the best research tools. His contribution to the biochemical and enzymological study of cancer cells, to the sensitivity of the nail and hearing system under certain conditions was remarkable. |
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Michelangelo Merlin
"Padre della fisica barese" (Trieste 1910 - Padova 2002) |
Michelangelo Merlin è stato un importantissimo fisico delle particelle dell’Università di Bari.
La sua attività di ricerca è partita a Padova, in seguito al suo rientro in Italia dai campi di prigionia in Germania. Durante la guerra gli fu proposto dai tedeschi di collaborare grazie alle sue competenze in ambito fisico, ma lo scienziato si rifiutò preferendo la condizione di semplice prigioniero. Con il suo gruppo di ricerca si è occupato principalmente dello studio dei raggi cosmici per mezzo di emulsioni nucleari. Realizzò un esperimento molto rilevante: il volo sopra le Alpi Liguri di 63 kg di emulsione, nominato G-Stack, per mezzo del quale si è potuto evincere che la medesima particella (da quel momento chiamata Mesone K) poteva avere più canali di decadimento. Nel 1957 vinse il concorso per la cattedra di Fisica Sperimentale dell'Università di Bari e divenne in breve direttore del dipartimento di Fisica. Tuttavia, il dipartimento era in pessime condizioni. Infatti, mentre nominalmente aveva due sedi, vi era in verità solo una piccola aula, nessuna attrezzatura utile per la ricerca e nessuno studente. Egli pensò ad una riqualificazione totale della disciplina e realizzò di conseguenza l'Istituto di fisica nell'attuale sede, che venne ufficialmente inaugurata il 6 novembre 1963, in concomitanza dell'apertura del Congresso della SIF, che vi svolse tutti i suoi lavori. Dal 2002 il Dipartimento di Inter-ateneo di Fisica di Bari è a lui intitolato. Michelangelo Merlin was a very important particle physicist at the University of Bari.
His research activity started in Padua, following his return to Italy from prison camps in Germany. During the war he was proposed by the Germans to collaborate thanks to his skills in the physical field, but the scientist refused. With his research group he mainly dealt with the study of cosmic rays by means of nuclear emulsions. He carried out a very important experiment: the flight over the Ligurian Alps of 63 kg of emulsion, named G-Stack, by means of which it was possible to deduce that the same particle (from that moment called Meson K) could have more decay channels. In 1957 he won the competition for the chair of Experimental Physics at the University of Bari and soon became director of the Physics department. However, the department was in very bad shape. In fact, while nominally it had two locations, there was actually only a small classroom, no useful research equipment and no students. He thought a total requalification of the discipline and consequently created the Institute of Physics in its current location, which was officially inaugurated on November 6th, 1963, in conjunction with the opening of the SIF Congress, which carried out all its works there. Since 2002, the Inter-university Physics Department of Bari has been named after him. |
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Nicola Leotta
"L'accademico che lavorava con le mani" (Arcireale 1878 - Palermo 1967) |
Nicola Leotta è stato un celebre chirurgo di origini siciliane.
Su richiesta del ministro dell’Istruzione Giovanni Gentile e con la collaborazione di Nicola Pende, organizzò la Facoltà di Medicina dell’Università di Bari, divenendo professore ordinario di Clinica chirurgica generale e direttore della Clinica chirurgica dal 1° giugno 1925. Fu anche rettore dell’Università dal 1927 al 1929. Nel corso dei suoi studi, ebbe modo di specializzarsi in fisiopatologia ed in chirurgia della milza e delle vie respiratorie, di cui ci sono giunte numerose pubblicazioni, spinto anche dalla sua vocazione di medico missionario. Durante la sua vita, fra le tante esperienze, fu anche nominato medico assistente della 1° classe della Croce Rossa per soccorrere le vittime del terremoto di Messina e Reggio Calabria nel 1908 e arrivò ad organizzare l’Ospedale Militare con il titolo di capitano medico nel 1916. Pubblicò oltre 170 lavori in tutti i campi della medicina generale. I primi studi vertevano su questioni patogenetiche, anatomopatologiche e cliniche. Successivamente si concentrò sulle malattie alle basse vie urinarie, associandovi anche importanti lezioni sulle tecniche più congeniali. A lui è attribuito anche il merito del resoconto della prima ipofisectomia in Italia. Durante la sua attività scientifica a Bari, divenne il primo presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze. Occorre sottolineare il suo contributo nel Trattato di medicina operatoria e generale, curata dal suo maestro Francesco Durante (1844 – 1934). Nicola Leotta was a famous surgeon born in Sicily.
He organized the Faculty of Medicine of the University of Bari, becoming professor of the General Surgical Clinic and director of the Surgical Clinic from 1st June 1925. He was also rector of the University from 1927 to 1929. During his studies, he was able to specialize in pathophysiology and surgery of the spleen and respiratory tract, of which numerous publications have reached us, also driven by his vocation as a missionary doctor. During his life, among the many experiences, he was also appointed assistant doctor of the 1st class of the Red Cross to help the victims of the Messina and Reggio Calabria earthquake of 1908 and organized the Military Hospital with the title of medical captain in the 1916. During his scientific activity in Bari, he became the first president of the Apulian Academy of Sciences. He published over 170 papers in all fields of general medicine. The first studies focused on pathogenetic, anatomopathological and clinical issues. Later he concentrated on lower urinary tract diseases, also associating important lessons on the most congenial techniques. He is also credited with the report of the first hypophysectomy in Italy. It is necessary to underline his contribution in the “Essay of operative and general medicine”, edited by his teacher Francesco Durante (1844 – 1934). |
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Oplinia Hieke
"Pietra dopo pietra, la storia della Terra" (Palmanova 1915 - Padova 2006) |
Oplinia Hieke è stata una importante geologa e mineralista di origini friulane.
La sua carriera scientifica cominciò presso l’università di Padova, ottenendo nel 1954 la libera docenza in Petrografia. Nel 1965 la Hieke si trasferì nella facoltà di Scienze dell’Università di Bari, aggiornò i percorsi didattici volti a migliorare e a modernizzare la ricerca mineralogica nel capoluogo pugliese. In questo periodo la Heike curò la formazione e la coordinazione di gruppi di collaboratori e di allievi, portò avanti indagini originali e attivò nuovi laboratori di microscopia ottica, stereoscopia cartografica, cartografia, disegno tecnico. In tal modo, la Hieke ebbe modo di formare una nuova generazione di studiosi ed esperti del settore. I suoi principali interessi scientifici riguardavano gli affioramenti rocciosi della Calabria e, in particolare, del Monte Vulture. Del gruppo vulcanico del Vulture si interessò nel 1964; tre anni dopo produsse una carta geologica completa di quella zona, individuando tre stadi storici fondamentali: il primo, definito “Vulture Primordiale”; il secondo, “Vecchio Vulture”; il terzo, “Giovane Vulture”. In un confronto con la tesi di Burri sulla correlazione tra le serie del Volture e le serie del Somma-Vesuvio, concluse che le lave del Volture derivano da magmi alcalino-sodici ma con più elevati valori del coefficiente K, mostrando il carattere transitorio tra le serie alcalino-sodica e quella alcalino-potassica. Oplinia Hieke was an important geologist and mineralist of Friulian origins.
Her scientific career began at the University of Padua, obtaining a free teaching post in Petrography in 1954. In 1965, Hieke moved to the Faculty of Sciences of the University of Bari, importing new educational paths aimed at improving and modernizing mineralogical research in the Apulian capital. In this period Heike took care of the training and coordination of groups of collaborators and students, she carried out original investigations and she activated new laboratories of optical microscopy, cartographic stereoscopy, cartography, technical drawing. In this way, Hieke was able to train a new generation of scholars and experts in the field. Her main scientific interests concerned the rocky outcrops of Calabria and, in particular, of Monte Vulture. She became interested in the volcanic group of the Vulture in 1964; three years later she produced a complete geological map of that area, identifying three fundamental historical stages: the first, defined as “Primordial Vulture”; the second, “Vecchio Vulture”; and the third, "Young Vulture". In a comparison with Burri's thesis on the correlation between the Volture series and the Somma-Vesuvius series, she concluded that the Volture lavas derive from alkaline-sodium magmas but with higher values of the coefficient K, showing the transitory character between the alkaline-sodium series and alkaline-potassic series. |
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Eleonora Francini
"La signora della botanica pugliese" (Sesto Fiorentino 1904 - Firenze 1984) |
Eleonora Francini è stata una delle più rilevanti studiose di Botanica In Puglia. Nel 1939, ottenne la cattedra di Botanica presso l’Università di Bari. Qui organizzò nel 1948 la fondazione dell’istituto di Botanica, che assorbì il più piccolo preesistente Istituto di Botanica farmaceutica.
A metà anni Cinquanta ottenne una nuova sede per l’Istituto, più precisamente nell’attuale Campus universitario, dotato anche di un ricco erbario. Sensibile alla vivacità intellettuale di molti giovani studenti che la circondavano, curò la formazione di un gruppo di ricercatori pugliesi volto allo studio del territorio e della flora locali. I suoi studi sul caso pugliese l’hanno portata a descrivere tre stazioni rocciose salentine prospicienti l'Adriatico in cui sopravvivono tre taxa endemici di Centaurea e la stazione rupestre della Montagna spaccata, vicino Gallipoli, rifugio di altre specie rare ed endemiche della Puglia. Indagò anche sulla presenza del Pino d’Aleppo nella regione pugliese, riuscendo a dimostrare che le pinete occupano i luoghi in cui la precipitazione è più scarsa e che il sottobosco è ricco di specie xerofile e termofile, molto sporadiche nel Mediterraneo ma ricchissime in Medioriente. Per quanto possa apparire avventato parlare di Botanica al femminile in Puglia, è innegabile il ruolo trainante della Francini nei riguardi di un gruppo di studiose della flora locale, fra le quali spiccano Irma Pierpaoli, Lucrezia Mangini e Vittoria Armenise. Eleonora Francini was one of the most relevant botany scholars not only in Puglia. She established in Bari the Institute of Botany in 1948, which absorbed the smaller pre-existing Institute of Pharmaceutical Botany.
Sensitive to the intellectual vivacity of many young students who surrounded her, she oversaw the formation of a group of researchers from Puglia focused on the local territory and flora. Her studies on Apulian case led her to describe three Salento rocky stations overlooking the Adriatic where three endemic taxa of Centaurea survive and the rocky station of Montagna Spaccata, near Gallipoli, a refuge for other rare and endemic species of Puglia. She also investigated the presence of Aleppo pine in the Apulian region, managing to demonstrate that the pine forests occupy the places where precipitation is scarcer and that the undergrowth is rich in xerophilic and thermophilic species, very sporadic in the Mediterranean but very rich in the Middle East. Although it may seem reckless to talk about female botany in Puglia, Francini’s leading role in regard to a group of local flora scholars, among which Irma Pierpaoli, Lucrezia Mangini and Vittoria Armenise stand out, is undeniable. |
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Aldo Cossu
"Il matematico rettore" (Cagliari 1922 - Bari 2005) |
Aldo Cossu è stato un matematico di origini sarde. Dal 1950 ha insegnato Geometria presso l’Università di Bari, di cui diventerà rettore nel 1991.
Nel corso della sua carriera professionale ha contribuito alla creazione del corso di laurea in Matematica nell’Università di Lecce e in Scienze ambientali a Taranto. Dal 1981 al 1984 è stato anche membro del comitato consultivo del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) per le Scienze matematiche presso il Ministero per la Pubblica Istruzione. Negli stessi anni, come presidente della Commissione di Ateneo, dette un importante impulso per la riorganizzazione dell’Università in dipartimenti e centri interdipartimentali. Raffinato studioso, si è specializzato in geometria combinatoria e geometria differenziale. Generazioni di matematici ne hanno apprezzato la passione per la matematica e per l’insegnamento, nonché il rigore morale e scientifico. I suoi risultati scientifici maggiormente rappresentativi hanno avuto una risonanza internazionale, specie presso la Scuola Ungherese. In particolare, Cossu è celebre per aver dimostrato in forma sintetica ed elegante un famoso teorema di Segre per il quale ogni ovale di un piano di Galois è una conica. Oggi, anche grazie ai suoi studi, la geometria su campi di Galois costituisce uno dei settori di ricerca più vasti ed importanti della geometria combinatoria. Tale area di studio è infatti oggetto di interesse di molti studiosi non solo per la bellezza dei risultati conseguiti e l'eleganza dei metodi impiegati, ma anche e soprattutto per le svariate applicazioni possibili in matematica, in statistica, nella teoria dei codici e nella teoria dei giochi. Nel 2007 l’Università di Bari gli ha intitolato l’Aula Magna, che ha assunto il nome di “Aula Magna Aldo Cossu”. Aldo Cossu was a mathematician born in Sardinia. He taught Geometry at the University of Bari since 1950, university of which he became rector in 1991.
During his professional career he contributed to the creation of the degree course in Mathematics at the University of Lecce and in Environmental Sciences in Taranto. From 1981 to 1984 he was also a member of the advisory committee of the CUN (National University Council) for Mathematical Sciences at the Ministry of Education. In the same years, as president of the University Commission, he gave important impulse on the reorganization of the University into departments and interdepartmental centers. As refined scholar, he specialized in combinatorial geometry and differential geometry. Generations of mathematicians have appreciated his passion for mathematics and teaching, as well as his moral and scientific rigor. His most representative scientific results have had an international resonance, especially at the Hungarian School. In particular, Cossu is famous for having demonstrated in a synthetic and elegant form, a famous Segre theorem for which every oval of a Galois plane is a conic. Today, thanks to his studies, geometry on Galois fields constitutes one of the largest and most important research sectors in combinatorial geometry. This field of studies is in fact object of interest of many scholars, not only for the beauty of the results achieved and the elegance of the methods used, but also and above all for the various possible applications in mathematics, statistics, code theory and theory of games. In 2007 the University of Bari named the auditorium after him, now entitled “Aula Magna Aldo Cossu”. |
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Antonio Corsano
"Il fondatore del Seminario di Storia della Scienza" (Taurisano 1899 - Roma 1989) |
Antonio Corsano è stato un docente e storico della filosofia italiana.
Dopo un'esperienza sul fronte del Carso durante la Prima Guerra Mondiale, intraprese gli studi in filosofia. Corsano si distinse come massimo studioso di Giordano Bruno e della filosofia del Rinascimento. Fu docente universitario prima dell'Università di Napoli e in seguito presso la sede universitaria di Bari, dove divenne amico e frequentatore di Benedetto Croce e si dedicò alla ricerca scientifica e alle attività didattiche. Corsano fu inoltre molto attivo come organizzatore culturale, attraverso la fondazione della Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari nel dopoguerra, in collaborazione con il suo grande amico, lo storico della letteratura italiana, Mario Sansone. In carriera, ebbe importanti riconoscimenti da Croce, Gentile, Bottai oltre che da diversi politici. Il filosofo ha lasciato 250 pubblicazioni che vanno dal 1923 al 1972 su Giordano Bruno, Ugo Grozio, Giulio Cesare Vanini, Tommaso Campanella, Leibniz e Giambattista Vico. Per quanto non sia stato uno scienziato in senso stretto, si ritiene che possa entrare di diritto nella nostra selezione in quanto fondò nel 1967 il Seminario di Storia della Scienza, che diresse personalmente fino al 1974, rendendo così possibili tutte le ricerche condotte dal centro interuniversitario sino ad ora nel settore. Antonio Corsano was a professor and historian of Italian philosophy.
After an experience on the Karst front during the First World War, he began his studies in philosophy. Corsano distinguished himself as the greatest scholar of Giordano Bruno and of the philosophy of the Renaissance. He was professor in the University of Naples and in the University in Bari, where he became friend of Benedetto Croce and devoted himself to scientific research. Corsano was also very active as a cultural organizer: he founded the Faculty of Literature and Philosophy of Bari after the war, in collaboration with his great friend, the historian of Italian literature, Mario Sansone. In his career, he received important awards from Croce, Gentile, Bottai as well as from various politicians. The philosopher left 250 publications ranging from 1923 to 1972 on Giordano Bruno, Ugo Grozio, Giulio Cesare Vanini, Tommaso Campanella, Leibniz and Giambattista Vico. Although he was not a scientist in the strict sense, he enters the selection by right as he founded the Seminar of the History of Science in 1967, which he personally directed until 1974, thus making possible all the research carried out by the interuniversity center until now. |
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Walter Ciusa
"Un contributo alla merceologia moderna" (Bologna 1906 - 1989) |
Walter Ciusa “trasformò la merceologia”, come sosteneva Giorgio Nebbia, suo assistente dal 1946 al 1959 “da disciplina descrittiva a disciplina impegnata nell’analisi dei cicli produttivi”.
Ottenuta la cattedra di Merceologia presso la Facoltà di Economia e Commercio nel 1947, si concentrò sin da subito nella commercializzazione delle risorse naturali, valutando le implicazioni economiche del processo di trasformazione della materia prima in prodotto commerciale. Walter Ciusa introdusse nella disciplina il concetto di analisi del ciclo produttivo che termina col consumo della merce ed il suo conseguente ritorno nell’ambiente naturale sottoforma di scoria. Oggetto del suo interesse era infatti il riutilizzo degli scarti e dei sottoprodotti, facendo quasi da precursore degli studi sull’ambiente e sull’economia circolare. Inoltre, è ricordato per aver individuato nuovi metodi di analisi fluorimetriche, grazie alle quali fu possibile smascherare più facilmente frodi commerciali nelle paste alimentari e nell’olio d’oliva pugliese degli anni Cinquanta. Alcuni suoi studi riguardarono la chimica biologica e lo portarono a scoprire il ruolo della vitamina B1 nei processi di transmetilazione e il ruolo dei metili liberi in biologia. Insignito della medaglia d’oro dei benemeriti della cultura, fu membro di diverse accademie scientifiche, fra le quali spicca l’Accademia Pugliese delle Scienze. Nel 1961 fondò la Società Italiana di Merceologia. Walter Ciusa “transformed Commodity Studies”, claimed Giorgio Nebbia, his assistant from 1946 to 1959, “from a descriptive discipline to a discipline engaged in the analysis of production cycles”.
Having obtained the chair of Merceology at the Faculty of Economics and Business in 1947, he immediately focused on the commercialization of natural resources, evaluating the economic implications of the process of transforming raw material into a commercial product. Walter Ciusa introduced in the discipline the concept of analysis of the production cycle that ends with the consumption of the goods and its consequent return to the natural environment in the form of slag. The object of his interest was the reuse of waste and by-products, almost acting as a precursor of studies on the environment and the circular economy. In addition, he is remembered for having identified new methods of fluorimetric analysis, thanks to which it was possible to more easily unmask commercial fraud in pasta and Apulian olive oil from the 1950s Some of his studies concerned biological chemistry and led him to discover the role of vitamin B1 in transmethylation processes and the role of free methyls in biology. He gained the gold medal of meritorious culture, and was a member of several scientific academies, among which the Apulian Academy of Sciences stands out. In 1961 he founded the the Italian Society of Commodity Studies. |
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Riccardo Ciusa
"Tra chimica organica classica e moderna" (Sassari 1877 - Roma 1965) |
Riccardo Ciusa è stato un celebre e rilevante chimico di origini sarde.
Padre del merceologo Walter, Ciusa fu uno dei più importanti scienziati ad aver contribuito alla fondazione dell'Università di Bari, presso la quale insegnò Chimica farmaceutica e poi Chimica organica dal 1925 al 1950. Fu preside della Facoltà di Farmacia e presidente dell'Accademia delle Scienze della Puglia. Fu il primo ad individuare e ad interpretare la cromo-isomeria dei nitrofenilidrazoni di aldeidi aromatiche ed avviò importanti ricerche sui nitroderivati aromatici. Nei primi anni Trenta si occupò dell'utilizzazione dell'acqua di vegetazione delle olive come base per il recupero di alcool etilico. Ciusa si interessò anche di fermentazione citrica, dell'influenza di alcuni derivati della chinolina e della nafto-chinolina sull'eliminazione dell'acido urico e del contenuto dell'idrossilamina nell'organismo animale. Assistette al passaggio dalla chimica classica alla chimica moderna, apprezzando la nuova teoria elettronica. Va detto che la ricerca a Bari era molto difficile anche a causa di gravi carenze di mezzi e di strumenti da laboratorio e che Ciusa, nonostante abbia frequentato i più avanzati atenei nazionali, non si è mai allontanato dal capoluogo pugliese, favorendo anche la formazione di una nuova generazione di chimici, come Angelo Mangini. Riccardo Ciusa was a famous and relevant chemist born in Sardinia.
Father of the commodity scientist Walter, Ciusa was one of the most important scientists to have contributed to the foundation of the University of Bari, at which he taught pharmaceutical chemistry and then organic chemistry from 1925 to 1950. He was dean of the Faculty of Pharmacy and president of the Academy of Sciences of Puglia. He was the first to identify and interpret the chromium-isomerism of nitrophenylhydrazones of aromatic aldehydes and started important research on aromatic nitro-derivatives. In the early Thirties he dealt with the use of olive vegetation water as a basis for the recovery of ethyl alcohol. Ciusa was also interested in citric fermentation, the influence of some derivatives of quinoline and naphtho-quinoline on the elimination of uric acid and of the hydroxylamine content in the animal organism. He witnessed the transition from classical to modern chemistry, appreciating the new electronic theory. It must be said that research in Bari was very difficult also due to serious shortages of means and laboratory instruments and that Ciusa, despite having attended the most advanced national universities, never moved away from the Apulian capital, also favoring the formation of a new generation of students, such as Angelo Mangini. |