Eleonora Francini - Bio

16 Mar 2021
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Eleonora Francini
"La signora della botanica pugliese"
(Sesto Fiorentino 1904 - Firenze 1984)
Eleonora Francini è stata una delle più rilevanti studiose di Botanica In Puglia. Nel 1939, ottenne la cattedra di Botanica presso l’Università di Bari. Qui organizzò nel 1948 la fondazione dell’istituto di Botanica, che assorbì il più piccolo preesistente Istituto di Botanica farmaceutica.
A metà anni Cinquanta ottenne una nuova sede per l’Istituto, più precisamente nell’attuale Campus universitario, dotato anche di un ricco erbario. Sensibile alla vivacità intellettuale di molti giovani studenti che la circondavano, curò la formazione di un gruppo di ricercatori pugliesi volto allo studio del territorio e della flora locali.
I suoi studi sul caso pugliese l’hanno portata a descrivere tre stazioni rocciose salentine prospicienti l'Adriatico in cui sopravvivono tre taxa endemici di Centaurea e la stazione rupestre della Montagna spaccata, vicino Gallipoli, rifugio di altre specie rare ed endemiche della Puglia. Indagò anche sulla presenza del Pino d’Aleppo nella regione pugliese, riuscendo a dimostrare che le pinete occupano i luoghi in cui la precipitazione è più scarsa e che il sottobosco è ricco di specie xerofile e termofile, molto sporadiche nel Mediterraneo ma ricchissime in Medioriente.
Per quanto possa apparire avventato parlare di Botanica al femminile in Puglia, è innegabile il ruolo trainante della Francini nei riguardi di un gruppo di studiose della flora locale, fra le quali spiccano Irma Pierpaoli, Lucrezia Mangini e Vittoria Armenise.
Eleonora Francini was one of the most relevant botany scholars not only in Puglia. She established in Bari the Institute of Botany in 1948, which absorbed the smaller pre-existing Institute of Pharmaceutical Botany.
Sensitive to the intellectual vivacity of many young students who surrounded her, she oversaw the formation of a group of researchers from Puglia focused on the local territory and flora.
Her studies on Apulian case led her to describe three Salento rocky stations overlooking the Adriatic where three endemic taxa of Centaurea survive and the rocky station of Montagna Spaccata, near Gallipoli, a refuge for other rare and endemic species of Puglia. She also investigated the presence of Aleppo pine in the Apulian region, managing to demonstrate that the pine forests occupy the places where precipitation is scarcer and that the undergrowth is rich in xerophilic and thermophilic species, very sporadic in the Mediterranean but very rich in the Middle East.
Although it may seem reckless to talk about female botany in Puglia, Francini’s leading role in regard to a group of local flora scholars, among which Irma Pierpaoli, Lucrezia Mangini and Vittoria Armenise stand out, is undeniable.
Last modified on Tuesday, 16 March 2021 22:08
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